La ricetta per un bel giardino: lavoro e attrezzatura giusta

Nessun robot tosaerba o prodotto chimico ci può salvare dalle attività centrali del giardino: l’occhio attento, che può essere solo quello umano e, ovviamente, il lavoro.

Ma, oltre al lavoro, è fondamentale una buona attrezzatura, di cui il bravo giardiniere è geloso perché l’ha scelta, usata e conservata con cura. L’attrezzatura di base per coltivare un giardino o un orto parte da utensili manuali che hanno origini molto antiche, migliaia di anni prima di Cristo, come il falcetto.

O come la forca il cui nome deriva dal latino fur, ladro, strumento per punire i ladri, divertente l’immagine del ladro punito con punzecchiature sul sedere… il cui uso fu poi convertito nel rivoltare il terreno, arieggiare i prati, dividere le erbacee perenni e, oggi, anche trasportare l’humus dalla compostiera all’orto, pratica assai diffusa con l’avvento degli orti biointensivi.

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