Formazione evoluzione tradizione
Sono tante le novità e gli spunti venuti fuori dalla “maratona” di fiere di questi due primi mesi dell’anno (da pagina 86 ne troverete la panoramica), ma volendo tirare le somme pare proprio che le linee guida da seguire siano questi tre punti, sia per le aziende produttrici sia per i negozi al dettaglio.
Oggi in tutti i campi per emergere è necessario coltivare quotidianamente la formazione perché sono tantissime le innovazioni in termini di materiali, di funzioni, di utilizzi. Nessuno si può esimere da questa continua necessità di stare al passo con il divenire: i produttori che non possono ignorare i frutti della ricerca volti a mettere sul mercato beni sempre più performanti. E i negozianti devono accuratamente documentarsi per spiegare e vendere prodotti ricchi di tecnologia, o realizzati con materiali nuovissimi o che soddisfano nuove esigenze. Esempio calzante il Coravin, un sofisticato sistema, must per i sempre più numerosi appassionati di vino, messo a punto da Greg Lambrecht, un fisico specializzato in ingegneria medica, che consente di versare il vino senza rimuovere il tappo mantenendone così integra la qualità nel tempo. Ma chi gestisce un negozio deve anche documentarsi per renderlo attuale con un allestimento che inviti agli acquisti, luci, disposizioni, colori ecc. Tutte tecniche spiegate bene nel corso dei workshop e delle conferenze della riuscitissima Milano Home. Di sicuro la formazione non finisce qui e solo per fare qualche esempio c’è tutto il mondo della comunicazione sui social con le sue potenzialità davvero notevoli, quello dell’intercettare la psicologia del cliente.
Da tenere sempre d’occhio poi è l’evoluzione dei gusti: la tavola di oggi che non è più necessariamente apparecchiata con un unico servizio di piatti e bicchieri, ma che, in questa composizione “scomposta”, deve essere armoniosa e allegra: qui il consiglio di chi vende ed ha esperienza è fondamentale. L’evoluzione delle abitudini, l’acquisto sul WEB può essere di aiuto soprattutto per gestire le liste nozze, fatturato ormai marginale per il cambiamento delle consuetudini, ma anche come completamento del servizio al cliente che così viene a conoscenza del negozio e magari avrà voglia di andarci di persona. C’è poi l’evoluzione del tipo di clientela a cui si aggiungono i proprietari dei tanti piccoli bar, ristoranti e B&B di prossimità che aprono numerosi per dar risposta alla domanda crescente di ospitalità e che si rivolgono ai negozi per acquistare piccoli oggetti di arredo, lampade da tavolo a LED ricaricabili, set per la prima colazione.
L’ultimo dei tre step è la “tradizione”, intendendola in senso lato: tradizione delle nostre produzioni più belle che ci vengono dal passato, tradizione delle aziende che significa esperienza e qualità, ma anche tradizione e storicità di un punto vendita quando c’è (vedi servizio sulla bottega Mambriani di Milano che ha saputo coniugare a meraviglia i tre punti di cui abbiamo parlato), un patrimonio che deve essere conservato e valorizzato con orgoglio come completamento unico di un futuro lungimirante e di successo.
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