Dalle feritoie degli egizi alle finestre panoramiche

L’esigenza di aperture per arieggiare gli ambienti viene da lontano, le prime finestre arrivarono con la civiltà mesopotamica e quella egizia, 3000/4000 a.C., che per favorire il ricambio d’aria si servivano di buchi nei muri, specie di feritoie chiuse con teli bianchi impregnati di grasso, pezzi trasparenti di vescica di maiale o pelle di animali ridotta a sottile pergamena.

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